La ricerca del silenzio ci permette di trovare un posto nell’armonia dell’universo. Grazie all’udito, percepiamo il fruscio del mondo, cosi come gli intervalli che separano due note o due passi. Animali sociali, cogliamo il silenzio soprattutto in relazione alla parola: tacendo rinunciamo a ogni scambio, oppure ci serviamo del potere del non-detto per comunicare diversamente. Possiamo anche instaurare un dialogo silenzioso con un autore attraverso la lettura, oppure con il passato per mezzo della memoria. Il silenzio interiore ci permette infine di sentirci in comunione con il mondo e con il sacro: il silenzio è l’alfa e l’omega, il tratto d unione fra tutto ciò che esiste, la parte di eterno che sfiora il mormorio della vita. È il codice per comprendere il mistero del reale, da tenere segreto, per farlo risuonare in noi, nel fruscio del nostro passaggio.