La protagonista, ai giorni nostri, è la piccola Cate, una bambina perfettamente normale se si eccettua il fatto che non abbia ancora imparato a parlare e che mantenga invece uno straordinario rapporto con il giovane muflone Blu. Nell’altra epoca, Aule Seianthi, lucumone di Velathri (Volterra), ha il difficile incarico dalla Confederazione etrusca di mettere in salvo i testi sacri della religione del suo popolo, incisi su lamine d’oro, nascondendoli proprio sull’isola, con la collaborazione della Sibilla del Mare, che vi abita.
Un etruscologo, interpretando recenti scoperte – realmente avvenute – si mette sulle tracce dei libri perduti, mentre sul Tirreno incombe l’incubo di un maremoto provocato dai due grandi vulcani sottomarini, Marsili e Vavilov, ancora attivi.
Ricerca archeologica, inquietanti segni di destini karmici che si incrociano, la caccia a un folle assassino prima che colpisca ancora. Più che un fantasy, un intenso thriller di ambientazione storica, con precisi riferimenti al “realismo magico” di cui sono maestri certi grandi scrittori sudamericani.