Entrato in guerra con una preparazione sommaria, l'esercito italiano dovette affrontare non solo il validissimo esercito austroungarico (dal settembre 1917 in poi superiore per uomini e mezzi, e irrobustito a Caporetto dal meglio delle truppe tedesche), ma anche le mille insidie di un fronte sfavorevole per tracciato e quasi totalmente in montagna o alta montagna. Con difficoltà logistiche, soprattutto d'inverno, disumane. Questo lavoro rappresenta il naturale complemento del primo libro dell'autore, "Grande Guerra, tappe della Vittoria".