Il volume, che fa seguito a Guide & Clienti, è un’indagine sul fenomeno europeo che, a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, stravolse la pratica e gli indirizzi dell’alpinismo. Infatti se i più famosi alpinisti dell'età d'oro dell'alpinismo furono soltanto occasionalmente dei senza-guida, i loro successori furono i fautori di questa nuova forma d'alpinismo che permise, dalla fine del XIX secolo, di riscoprire le montagne: l'ascensione di una vetta da capocordata poteva dare infatti le stesse sensazioni vissute dai primi salitori accompagnati da guide alpine.
Scriveva Albert Frederick Mummery: “Coloro che desiderano conoscere le vere gioie dell’alpinismo non hanno che d’avventurarsi fra le nevi eterne affidandosi esclusivamente alle loro capacità e alla loro esperienza”.
Nelle salite senza-guida, l’alpinista britannico “provava uno stato di grazia e di esaltazione tipici di chi prende la testa della cordata e nulla si interpone fra se e la montagna”.