Sei mai stato in montagna? Hai mai respirato soddisfatto l’aria frizzante di una cima?
Questa guida ti spiega come fare! Per una volta sarai tu ad accompagnare mamma e papà alla scoperta dei misteri e del fascino delle Alpi.
La guida invita le famiglie con bambini e ragazzi a scoprire le valli cuneesi. Vengono proposti tre itinerari per ciascuna zona, per un totale di trenta percorsi scelti sulla base dell’interesse naturalistico, paesaggistico o culturale; tra questi è stata inserita un’escursione di due giorni per ciascuna valle, nella consapevolezza che l’esperienza di dormire in quota nei rifugi è assai entusiasmante per i piccoli camminatori. A fianco degli itinerari, è stata predisposta una sezione a parte con una serie di salite a quindici facili cime, perché raggiungere una vetta permette di conoscere e provare un senso soddisfazione davvero gratificante. Si tratta di scalate di tipo escursionistico e senza passaggi che richiedano competenze di tipo alpinistico. Completano la guida alcuni approfondimenti, curiosità e proposte di attività il cui scopo è quello di fare in modo che ciascuna gita sia davvero un’occasione di scoperta e crescita, rendendo ancora più ricca l’esperienza del tempo trascorso in montagna. La guida è stata scritta con il contributo e con la consulenza (alpinistica e pedagogica) delle sezioni cuneesi dell’Alpinismo Giovanile del Club Alpino Italiano.
«È difficile trovare le parole per presentare adeguatamente un’opera così fresca, innovativa e, oserei dire, “rivoluzionaria”. Finalmente una guida per giovani alpinisti che si rivolge direttamente a loro e non agli adulti che li accompagnano. Questa opera infatti si rivolge direttamente al protagonista dell’azione educativa, il giovane, coinvolgendolo in prima persona e proponendogli una raccolta sistematica di itinerari, da personalizzare gita dopo gita, escursione dopo escursione, creando un vero e proprio libro personale. Qualche stagione sulle belle montagne cuneesi in compagnia di questo libro-guida-diario, e ogni esemplare acquisterà vita propria, certamente un oggetto prezioso e unico per il bambino in cammino verso l’autonomia.»
Gian Carlo Nardi, Consigliere centrale del Club Alpino Italiano