Uomini armi e campi di battaglia della Grande Guerra 1915-1918
Fronte italiano
Il 24 maggio 1915 l’Italia iniziò le ostilità contro l’Austria-Ungheria. La Grande Guerra, che già si combatteva da quasi un anno in Europa e in altri teatri operativi, si estese anche al fronte italo-austriaco: dallo Stelvio all’Adriatico.
Il Primo conflitto mondiale fu una guerra totale combattuta con forza e disperazione dai soldati in trincea e dalle popolazioni civili: 650.000 furono i caduti dell’esercito italiano e quasi altrettante furono le vittime tra i civili per malattie e fame. L’esercito austro-ungarico, impegnato su vari fronti, perse più di 1.000.000 di uomini mentre rimane imprecisato il numero di morti tra i civili. L’immane tragedia è raccontata in queste pagine sia attraverso la ricostruzione delle operazioni militari – dalle tristemente famose trincee «carsiche» alla terribile guerra bianca sulle vette dolomitiche – sia attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti e dei documenti dell’epoca. Arricchito da un apparato fotografico di rara suggestione e da numerose mappe, questo libro è una sorta di atlante geografico in cui i capitoli sono scanditi dai nomi di luoghi diventati simbolo del sacrificio di milioni di combattenti: Carso, Isonzo, Gorizia, Ortigara, Adamello, Pasubio, Col di Lana, Caporetto, Piave, Vittorio Veneto. Emozionanti in particolare le testimonianze di Carlo Salsa, Attilio Frescura e Paolo Caccia Dominioni in grado di descrivere con grande realismo il dramma quotidiano della guerra che ha cambiato gli equilibri e i confini del mondo.