Il mito di Heidi, con la sua immagine bucolica e stereotipata di una montagna di fatto inesistente, ostacola lo sviluppo di una politica credibile per i territori montani. E l’esigenza di politiche e scelte coraggiose va ben oltre le vette delle nostre montagne.
La metafora della descrizione semiseria dei quattro “tipi umani” riferibili alla montagna è innanzitutto una provocazione culturale: il “non montanaro” che idealizza la montagna senza conoscerla, il “montanaro scompaginato” che la abita disconnesso, il “montanaro localista” che si chiude a riccio in poche rassicuranti certezze, e il “montanaro civicus” a cui affidare la speranza di una rivoluzione civile.
La profondità raggiunta oggi dalle disuguaglianze richiede un ripensamento generale di straordinaria portata: dentro questo nuovo patto sociale vanno ripensati pure i rapporti fra i territori, fra le aree urbane e quelle rurali, fra la città e la montagna.
Ecco perché dobbiamo uccidere Heidi.