Questo è un libro di epica, perché molti sono i personaggi e gli eventi che hanno arricchito la storia della montagna di Trento. L'elenco sarebbe così lungo, che tanto varrebbe cominciare subito a leggere i racconti. Vi troveremo le cacce dell'imperatore Carlo V, ma anche dei conti Lodron; le caccie ai galli cedroni e forcelli del fascista Achille Starace, ma anche del "Presidente", riconoscibile uomo politico locale; vi troveremo personaggi di passaggio come il Pietro Andrea Mattioli, medico naturalista del cardinal Clesio, oppure come il musicista roveretano Riccardo Zandonai, o il conte Bossi Fedrigotti; campioni dello sport come il pilota di formula uno Ludovico Scarfiotti, l'angelo rosso della Trento-Bondone; Mussolini socialista e, poi, Mussolini fascista a tu per tu col paese più socialista del Trentino, quel Sopramonte sul revèrs del Bondone, come revèrsi sono i suoi abitanti, prima fra tutte la Ida Dalser che al Duce seppe tener testa a costo di rimetterci la salute mentale e, infine, la vita... Insomma, ci lasceremo stupire da presenze così strane da sembrar frutto di una fantasia pazza e che invece furono veramente sul Bondone. Francescotti entra in questa epica, fa suo questo mondo di miti grandi e piccoli, e scolpisce i suoi personaggi nel legno di cìrmolo per renderli eterni.