Giuseppe è un giovane entusiasta che studia da sottotenente e si arruola volontario nel 1916. Pensa più alle ragazze, alle mostrine e all’avventura che al combattimento.
Ma un giorno arriva il momento di guidare i suoi soldati al fronte sul Carso. E lì cambia tutto. La brutalità della Decima battaglia dell’Isonzo lo travolge ed entra con i dettagli più crudi nel suo diario, fino a far vivere anche al lettore tutta l’oscenità della Prima guerra mondiale.
“Uno dei testi più puntuali ed espliciti di denuncia del massacro di massa, delle fucilazioni e delle esecuzioni sommarie che caratterizzarono l’esperienza di guerra degli italiani.” La giuria del Premio
Prefazione di Antonio Gibelli, storico, tra i più importanti studiosi della Prima guerra mondiale.