"Il paesaggio dolomitico, con la sua geometria e la sua storia, ha favorito più che altrove nell’arco alpino lo sviluppo divie ferrate, meta di un numero sempre maggiore di appassionati.
Quando Iter Edizioni ci ha proposto di individuare e descriverele 50 più belle, ci siamo resi conto che l’impresa sarebbe stata ardua perché le Dolomiti sono esse stesse sinonimo di bellezza e gli straordinari itinerari attrezzati che ospitano superano di gran lunga il numero 50. Inevitabilmente avremmo dovuto sacrificarne qualcuno.
Senza considerare la difficoltà a definire il concetto di bellezza di una ferrata. Per qualcuno il bello sta nel brivido della verticalità di tracciati sportivi; qualcun altro lo trova nel silenzio, nella solitudine e nella fatica; c’è chi infine nell’escursione coglie l’opportunità di conoscere la montagna e la sua storia. [via-ferrata-porton]
Per tutte queste ragioni, la selezione che proponiamo in questa guida, distribuita su sei gruppi montuosi e cinque gradi di difficoltà, non ha la pretesa di essere esaustiva, ma costituisce un variegato mosaico in grado di soddisfare le diverse esigenze di chi si avvicina alle ferrate o già le pratica. Al di là dell’aspetto atletico, gli itinerari che abbiamo scelto sono l’invito a lasciarsi guidare nella meraviglia del paesaggio dolomitico con curiosità e senza fretta, perché non ci sono record da stabilire quando si guadagna una vetta: lo spettacolo, immenso e [guida-iter-vie-ferrate] stupefacente, è lì da sempre e aspetta solo di essere ammirato. E sono soprattutto lo stimolo a muoversi in montagna consapevoli di essere all’interno di aree protette, di musei a cielo aperto, sulle vie leggendarie dei primi alpinisti, sulle orme indelebili dei soldati della Grande Guerra e nella memoria di altre vicende che hanno segnato la storia del nostro Paese.
Con questi obiettivi, tra il 2014 e il 2015, abbiamo percorso vie classiche e storiche, ma anche itinerari naturalistici e siti paleontologici; ci siamo sentiti minuscoli misurandoci con la ferrata più antica delle Dolomiti, con quella più difficile e con la più giovane, per i significati diversamente profondi che esse rivestono; ci siamo affaticati su sentieri lunghi e solitari e divertiti su tracciati brevi e adrenalinici. Di ciascuna via percorsa descriviamo l’accesso, l’avvicinamento e lo sviluppo, completi di tutti i dati tecnici necessari a predisporre l’escursione. Ma soprattutto raccontiamo una storia, con le parole e le immagini, che rievochi la straordinarietà e colga il senso profondo e completo di questi giganti di pietra, definiti da Le Corbusier “le più belle costruzioni del mondo.”