L’escursionista che voglia inerpicarsi per il Col di Lana attraversa anonimi pendii erbosi interrotti da qualche bosco senza nulla di notevole per trovarsi improvvisamente, oltrepassati i 2.000 metri, nel mezzo di un paesaggio lunare… solo a quel punto, forse, si rende conto di camminare tra i resti di un campo di battaglia.
Raramente una guerra ha lasciato tracce tanto indelebili come il primo conflitto mondiale in Italia. Non solo nelle città, bombardate, occupate, a volte completamente distrutte e ricostruite poi dalle fondamenta, ma anche nel paesaggio, piegato alle esigenze belliche e spesso sconvolto. Senza dimenticare opere d’arte o edifici storici, a volte persi per sempre, a volte solo feriti e recuperati, come il duomo di Padova, la chiesa degli Scalzi di Venezia, la gipsoteca di Possagno.
Memoria e luoghi comuni
1. Tra l'Adamello e l'Ortles. La guerra più alta del mondo
2. Combattere sul monte Pasubio. Di gallerie e di mine
3. Dagli Altipiani al Grappa. La lunga trincea
4. Col di Lana. Il monte di sangue
5. Tra Bassano e Marostica. Cronache di soldati
6. Padova. La capitale della guerra e della pace
7. Da Gorizia a Redipuglia. Camminando tra i morti
8. Da Caporetto al Piave. Il fiume sacro della patria
La fine del viaggio
Cronologia
Nota bibliografica