70 anni: 25 aprile 1945 – 25 aprile 2015
Quando ormai la pagina più cupa della nostra storia moderna era arrivata alla svolta finale, i giovani italiani si trovarono di fronte a una scelta obbligata: o arruolarsi con i nazifascisti o – come allora si diceva – “andare in montagna”. Ecco che, per antonomasia, la montagna tornava a rappresentare la via della ribellione di fronte al potere dominante, così come lo era stata ai tempi dei Catari, dei movimenti ereticali, di Dolcino. La montagna come rifugio, come luogo dell’alterità da dove costruire il futuro.
Un numero che ricostruisce quella geografia di luoghi, di sentieri, di percorsi (anche di più giorni) che per venti mesi ha costituito il cuore di una grande epopea militare e umana. Una monografia da conservare e da utilizzare sul campo con la cartina e tutti i consigli utili. Un numero in continuità con quello dedicato alle “Cime della Grande Guerra”, per guardare con occhi consapevoli cosa, in certi passaggi storici, hanno rappresentato le nostre magnifiche montagne.
Allegata carta 1:35.000 di alcuni sentieri scelti.