"Giuliano Dal Mas, dopo un’intera vita di vagabondaggi tra i monti e innumerevoli “tradimenti” con altre montagne, qui sviluppa l’esigenza struggente della tarda maturità di ritornare alla montagna della sua vita o meglio al “primo amore”, mai dimenticato, per farsi perdonare qualche peregrinazione di troppo e ritrovare, come in una catarsi, l’ambiente ancestrale dove tutto è cominciato e, simbolicamente, dove tutto potrebbe finire con l’affetto trasformato in definitivo e nobile sentimento.
È un libro tendenzialmente romantico e talvolta nostalgico, quasi un testamento spirituale (probabilmente l’Autore non ne aveva proprio l’intenzione), che vuole coinvolgere il lettore nella “riconquista” della Schiara, che, alla fine, si dimostrerà utile anche per chi credeva di conoscerla sufficientemente e magari, per eccesso di confidenza, aveva trascurato la particolare atmosfera di qualche prezioso anfratto..."
(Gianni Alberti)