Questo libro ormai classico ha esercitato un’influenza decisiva nel rinnovamento del modo di guardare alla prima guerra mondiale. Non è una storia del conflitto, né un esame dei suoi aspetti politici o militari: grazie a una ricca messe di testimonianze letterarie queste pagine pongono al centro dell’attenzione la vita concreta dei soldati e mostrano come la trincea e la battaglia, le esperienze estreme dell’uccidere e del morire lascino una traccia duratura nelle strutture emotive e intellettuali dell’uomo contemporaneo. Muovendosi fra la realtà effettiva della guerra e l’immaginario da essa suscitato, Fussell riconduce così alla Grande Guerra alcuni stereotipi della «memoria» del Novecento.
Introduzione all'edizione italiana, di Antonio Gibelli
Premessa
I. Una satira di circostanza
II. Il mondo dei trogloditi
III. L'abito dell'odio
IV. Mito, rituale e «romance»
V. Oh, che guerra letteraria!
VI. Il teatro di guerra
VII. Ritorni all'Arcadia
VIII. Soldati ragazzi
IX. Durata e memoria
Indice dei nomi