Ho camminato oceani. E mi accorgo che il mare è stato la mia terra. Il luogo a cui pensare e dove voler tornare quando se ne è lontani. Una terra immutabile e mai la stessa.
I sogni non svaniscono, ma a volte vanno in esilio lontano da noi. Allora ci prende il desiderio di partire, o di salire su una barca per andare a cercarli. Può così succedere che un uomo diventi marinaio e orienti la bussola su un orizzonte inafferrabile, trasformando la sua vita in un viaggio continuo. È quello che è accaduto al protagonista di questa storia che con sguardo appassionato, sarcastico a volte, «ha camminato oceani» in compagnia di grandi navigatori, come Tabarly e Moitessier, e ha attraversato città insieme alla propria inquietudine. Il mondo di un uomo «contro». Contro i luoghi comuni, sia sulla terra sia sul mare, contro i pensieri omologati e le emozioni prevedibili. Il percorso esistenziale – attraverso la donna e la natura, la musica e la letteratura – di un individuo costantemente «in punto di vita».