«Seduto, mentre cullavo la testa di quell’uomo, con il suo sangue e il suo cervello che mi si appiccicavano alle mani, udii una voce – la mia stessa voce. Mi stava chiedendo qualcosa. Mi stava chiedendo come fossi finito in quella situazione, disperato e perduto tra persone per cui scavare una galleria nella testa di un uomo e poi arretrare e guardarlo morire, era un affare da niente.»
Nick Bullok era una guardia carceraria che lavorava in una prigione di massima sicurezza in mezzo ad alcuni dei criminali più conosciuti di tutta la Gran Bretagna. Intrappolato in un mondo fatto di aggressività e paura, si sentiva frustrato e solo. Poi scoprì le montagne.
Recuperando il tempo perduto, Bullock divenne presto uno dei migliori arrampicatori della Gran Bretagna, imparando il mestiere sulle montagne della Scozia e del Galles, e viaggiando dal Pakistan al Perù alla ricerca di nuove vie e di un nuovo modo di vedere il mondo – cercando anche, alla fine, una via di uscita dalla sua vita interiore.
Mentre tutti gli dicevano che nessuno lascia mai il servizio – la sicurezza, la stabilità, il posto fisso – Bullock concentrò tutta la sua esistenza verso un unico scopo: camminare libero, senza catene, in una vita fatta di montagne.
Questo libro è una potente e appassionante esplorazione di libertà e di che cosa significhi vivere la vita alle proprie condizioni.