«Gli Alpini hanno un cappello decorato con una penna d'aquila, ramponi dalle punte letali come le zanne di un lupo, occhi in cui brilla lo sguardo dei nostri aviatori e un modo di camminare sui terreni a loro familiari che ricorda il moto delle onde. Mai prima d'allora avevo avuto l'onore di conoscere un corpo di giovani scapestrati, con il carattere tosto e lo sguardo inflessibile.»
1917, fronte italiano. Tra gli Alpini che combattevano durante la Prima guerra mondiale sulle vette delle Alpi Giulie e delle Alpi Carniche, spunta un inviato veramente speciale, Rudyard Kipling, che, già all'apice della fama, trascorre un periodo a stretto contatto con le Penne Nere offrendo una vera e propria testimonianza in presa diretta delle loro abilità, del loro coraggio e della loro ingegnosità, nell'ambiente ostile delle fredde e impervie cime del Nord Italia. Lo scrittore inglese s'innamora di questi soldati di montagna e ne diventa uno dei cantori più originali raccontando episodi di vita quotidiana e facendo conoscere le loro imprese anche oltre Manica.
Una breve storia degli Alpini di Massimo Zamorani completa il volume, dando merito a uno dei più gloriosi corpi militari del nostro Paese.