La conquista dell'Everest
“Questo libro racconta come, il 29 maggio 1953, due alpinisti dotati d’una resistenza fisica e d’una classe eccezionali – Edmund Hillary e Tenzing Norgay – sorretti da una volontà inflessibile, raggiunsero la vetta dell’Everest e tornarono poi indietro sani e salvi tra i loro compagni”.
Così John Hunt, con modestia, inizia il racconto di quell’epica impresa, da lui diretta, che fu la conquista della montagna più alta del mondo. Il suo libro diventa una minuziosa analisi dei laboriosi preparativi della spedizione; la descrizione delle primordiali foreste e delle cime maestose dell’Himalaya; la narrazione, dettagliata ed emozionante, di tutte le vittorie man mano conquistate sugli ostacoli che si frapponevano all’avanzata verso la vetta; la testimonianza della forza, della tenacia, dello spirito di abnegazione di un gruppo di uomini; un tentativo di spiegare il perché dell’impresa, quella forza irresistibile che spinse tanti uomini valorosi ad affrontare terribili sacrifici, e anche la morte, finché sul “tetto del mondo” non fosse giunta l’orma dell’Uomo.
