In vetta al mondo
Storia del ragazzo di pianura che sfida i ghiacci eterni
Questa è la storia di un grande alpinista nato in pianura, conquistatore di quattro “Ottomila”, vincitore del premio Paolo Consiglio del CAAI, già protagonista di pagine memorabili di questo incredibile, estremo sport.
Dall’infanzia nella natia Sezze, in provincia di Latina, all’amore inusuale – per lui, nato in pianuta – e magico per l’alta montagna, questo libro sotto forma di dialogo è la storia della vita di Daniele Nardi, primo alpinista al mondo ad aver conquistato in inverno (2013), in condizioni ambientali terribili, lo “sperone Mummery” (6.450 metri) del Nanga Parbat.
“L’alpinismo è impegno, è sudore, è divertimento, è fantasia nell’individuare nuove sfide, un campo nel quale il nostro amico Daniele Nardi eccelle. In questo libro, che si legge d’un fiato, roccia e neve, gioco e paura, contemplazione e bufere si danno il cambio ogni poche righe. Dario Ricci la racconta molto bene. Ma sotto c’è una storia vera”
(Stefano Ardito)
“Daniele è un fortissimo atleta, un grande sognatore ma che, al tempo stesso, ha i piedi ben piantati a terra (almeno concettualmente, visto che per la maggior parte del tempo li tiene sospesi a migliaia di metri di altezza). La sua auto-ironia e l’enorme passione per quello che fa sono caratteristiche che gli hanno permesso di raggiungere importanti obiettivi sportivi e professionali. Grazie al suo modo allegro ed energico di diffondere le sue conoscenze e la gioia della montagna, ha intrapreso diverse attività parallele che gli permettono di portare avanti la sua ragione di vita, senza mai perdere la purezza che lo unisce al suo mare di ghiaccio”
(Ilaria Molinari)