Una guida italiana che lavora a Chamonix incontra e porta a scalare (Arête des Papillons, Nabot-Leon) una donna francese, misteriosa, ricca, fatale
Poiché i sogni a occhi aperti non costano niente, niente si fa mancare Paleari: Marion D’Anger, un nome un programma di vita spericolata, è bellissima, viziatissima, una vera dark lady, femme fatale, bad girl; ma cinquantenne, ovviamente, per pareggiare o quasi i conti almeno anagrafici con Cristiano, la guida incantata, ammaliata fino alla pazzia.
Destini eccezionali, fuori dell’aborrita normalità un tempo detta “borghese”, e un po’ esagerati e “buffi” in grazia di una ironia e autoironia autoriale già suggerita dal titolo, percorso da una venuzza di controcanto nei confronti di romanzetti neoromantici in voga oggi, in piena era di globalizzazione e di lucchetti dell’amore.
(dalla prefazione di Giorgio Bertone)