La Val di Fassa è nota soprattutto per le sue montagne, per i suoi sentieri che raggiungono panoramici rifugi in quota, ma anche per le forti tradizioni della sua gente e per gli scorci di un passato ben visibili nei piccoli centri della valle. Il bellissimo Museo Ladino di Fassa è il punto di partenza ideale per un itinerario che tocca baite e chiese affrescate, antiche mulattiere selciate e fortificazioni della Grande Guerra. Protesa com’è nel cuore della regione dolomitica, la Valle di Fassa si distingue dal resto della provincia per il suo invidiabile e scenografico paesaggio alpino. Marmolada, Latemar, Catinaccio, sono nomi di montagne divenute ormai famose in tutto il mondo, invidiate icone di una rara bellezza. Nel fondovalle, piccoli paesi conservano angoli, case tradizionali e monumenti che ricordano la storia e le singolari tradizioni della popolazione ladina, una minoranza etnica oggi tutelata nelle sue espressioni culturali e artistiche. Le vette dolomitiche costituiscono la maggiore attrazione della valle; boschi, pareti rocciose, sentieri e rifugi di montagna sono raggiunti ogni estate da migliaia di visitatori che rimangono incantati, all’alba e al tramonto, dalle pennellate porporine che il sole regala alle guglie di roccia. Singolari usi e tradizioni e la lingua ladina, un idioma che deriva dal neolatino medievale, sono ancora parte integrante della vita fassana.