E' un libro sui generis di quelli che si possono aprire e leggere senza seguire necessariamente l’ordine d’impaginazione. Non è una guida, non è un libro storico, non è un libro fotografico e nemmeno naturalistico, anche se è tutti questi libri messi insieme. Diremmo piuttosto che si tratta di una raccolta di aneddoti e vicende che, attraverso le storie (piuttosto che la storia) degli uomini – guide alpine, scalatori, personaggi improbabili, reverendi d’antan e gente comune – narrate spesso in prima persona da nove scrittori, tracciano una geografia umana e umanista della montagna più grande e più affascinante d’Europa, il Monte Rosa appunto. Copertina cartonata, primo di due volumi che, nell’edizione di lingua tedesca, è invece stato pubblicato in unico tomo, questo “Monte Rosa”, a cura di Daniel Anker, Marco Volken e Teresio Valsesia, si gusta come quei piatti di buon retrogusto, che cioè non folgorano nell’immediato ma si rivelano per gradi, dopo le prime forchettate-racconti . Ci si rende conto a questo punto che l’eterogeneità dei contributi di autori di buona penna, dunque non di semplici asettici “ritrattisti”, procura anche il godimento della lettura, dello stile, oltre che della conoscenza. Non mancano, nell’abbondante contorno iconografico, foto in bianco e nero e a colori, scatti d’autore (come Carlo Meazza), riproduzioni di illustrazioni e stampe d’epoca, ritratti. storia, natura, personaggi e curiosità inedite si intrecciano in un nuovo volume al Monte Rosa,"la Regina delle Alpi"Questo appellativo attribuito nell'Ottocento dall'abate Giovanni Gniffetti e dai primi esploratori inglesi. Tra gli autori Teresio Valsesia che ha curato l'edizione italiana dopo che il libro in tedesco era uscito in Germania e Svizzera. Una ventina di capitoli dedicati ai paesi e ai rifugi. (il secondo volume, sulle cime e sulle vie, seguirà nel 2012) Non si tratta tanto di una guida itineraria, quanto di una monografia assai ampia che illustra la storia e l'ambiente delle valli di Alagna,Macugnaga,Gressoney,Zermatt. Molte le novità sono emerse da una analitica consultazione delle fonti attraverso la bibblioteca (un particolare quella del CAI VARALLO),e dalla ricchissima bibliografia svizzera e tedesca, pressochè vignorata nelle precedenti pubblicazioni sul Rosa. Una ventina di capitoli, in gran parte riservati al versante valsesiano, che è anche il più ricco di rifugi, tra i quali spicca la caoanna Regina Margherita, mentre Macugnaga ha gli storici rifugi Marinelli-ZamboniZappa:Gressoney ha aggiunto recentemente l'"Orestes Hutte" alla guida di Oreste Squinobal, e Zermatt può vantare la nuova "Monte Rosa Hutte", un giollo anche sotto il profilo della gestione ecologica. Dalla ricerca storica, con l'aggiunta di annotazione personali degli autori, emergono notizie e personaggi poco conosciuti, avvalorati da un copioso corredo fotografico.- da "Lo scarpone" rivista del CAI -novembre 2011 Primo voòime (paesi e rifugi di una sfiziisa e documentatissima monografia scrtta a più mani la "regina delle Alpi"con personaggi italiani, svizzeri, tedeschi, inglesi e austriaci che ne hanno fatto la storia, a cominciare da Ferdinando Imsen e Mattia Zubrigen,al loro tempo i "re delle guide.