Il Carso è un posto eccezionale che offre una varietà di luoghi ancora poco intaccati dall’uomo. Solo percorrendoli a piedi è possibile afferrare il fascino di questo ambiente singolare per le peculiarità geomorfologiche, per le bellezze ambientali e paesaggistiche, per le memorie storiche, per le tradizioni e le produzioni agroalimentari. Attraverso itinerari a carattere anulare tracciati utilizzando i sentieri segnati dal C.A.I., la guida porta l’escursionista nei luoghi che furono teatro della Grande Guerra, lo accompagna a scoprire l’altopiano situato tra il monte Hermada e il confine con la Slovenia, visitando suggestivi borghi rurali e ambienti di straordinario interesse naturalistico, lo invita a godere di spettacolari scorci paesaggistici lungo i sentieri che corrono sul bordo del ciglione carsico. La guida è illustrata da foto a colori, corredata di cartine e le descrizioni dei percorsi, minuziose nell’indicazione dei tempi di percorrenza e dei sentieri da seguire, sono arricchite da note che segnalano le caratteristiche dell’itinerario, gli aspetti di particolare interesse e le possibilità di ulteriori approfondimenti. Particolare attenzione è stata dedicata all’enogastronomia e alle produzioni agroalimentari, con segnalazioni di prodotti caratteristici e dei produttori presso i quali è possibile acquistarli; si aggiungono indicazioni di osmizze, trattorie, agriturismi presso i quali è possibile fermarsi per gustare la cucina del Carso. Giuliano Basso, è nato a Meduna di Livenza (TV) e attualmente vive a Jesolo. Socio del C.A.I., si è da sempre dedicato con grande passione all’escursionismo che ha praticato su tutto l’arco alpino, sia partecipando alle attività della sezione C.A.I. cui è iscritto (Motta di Livenza), della quale per molti anni è stato membro attivo, sia autonomamente. Nel corso della sua attività professionale si è occupato anche di comunicazione, collaborando con quotidiani e riviste e partecipando alla realizzazione di materiali editoriali di vario genere.
Nota al lettore:
Gli itinerari GPS sono al momento in lavorazione; è possibile qui scaricare attualmente i primi 6 percorsi. Attenzione: sentiero descritto nell'itinerario n. 6 "Fortezza inespugnabile" che dalla Grotta del Monte Querceto porta alla Grotta sul Monte Ermada nel corso degli anni non è stato oggetto di manutenzione e per il primo tratto risulta invaso dalla vegetazione e di difficile percorrenza. In alternativa si può utilizzare la variante che segue il sentiero CAI n. 3 e poi il sentiero CAI n. 8 fino alla cima del Monte Ermada, da dove, con breve discesa, si può raggiungere la Grotta sul Monte Ermada.