Fin dalle origini dell'Umanità, l’uomo ha vissuto un rapporto tenace con le catene montuose del pianeta. Le montagne gli hanno fornito i floridi pascoli per il bestiame e le vie di passaggio verso altre terre con le quali le prime popolazioni hanno potuto commerciare. Per millenni, gli uomini di tutte le religioni si sono ritirati verso le montagne per chiudersi in meditazione e pregare. Da quando Jacques Balmat e Michel Gabriel Paccard hanno raggiunto la cima del Monte Bianco nel 1786, molti scalatori hanno provato la necessità di mettere alla prova il loro coraggio affrontando le cime più impervie del mondo.
Oggi le montagne sono apprezzate anche per altre ragioni, giacché rimangono tra le aree naturalistiche non ancora violate dall’industrializzazione e sono per questo dei veri santuari naturali. Le immagini vivide e i testi appassionanti di questo volume esplorano la flora e la fauna delle vette montuose più spettacolari al mondo, e riportano alla cronaca il perenne rapporto tra l’umanità e le più alte cime del mondo.
Dalla catena dell’Himalaya al Monte McKinley, dal Monte Fuji al Kilimanjaro, le immagini del libro ritraggono la maestosità di queste montagne, accompagnate dal racconto dei popoli che da esse hanno tratto il sostentamento e ne hanno conquistato le cime nel corso dei Secoli.