Il San Matteo, 3.678 metri di altezza, è una bellissima montagna del gruppo dell'Ortles-Cevedale, è un monte speciale, come nessun altro in tutto il mondo: è unanimemente considerato un Sacrario. Sulla sua vetta si sono svolti i combattimenti alpinistico-militari più in alta quota che la storia ricordi. Circa 600 uomini vi presero parte, il 3 settembre 1918, e tra questi vi furono circa un centinaio di vittime.
I corpi di molte decine di questi uomini, soprattutto Alpini italiani, sono ancora rinserrati fra i ghiacci della vetta del San Matteo; tra di essi quello di Arnaldo Berni, il Capitano che comandava la compagnia di Alpini che difendeva la posizione, travolto e seppellito, all'interno del crepaccio-galleria ove stava trovando riparo, da enormi blocchi di ghiaccio frantumati dal pesante bombardamento austro-ungarico che aveva preceduto e preparato le fasi della battaglia vera e propria, avvenuta nel tardo pomeriggio.
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