Cento anni di storia della pirateria rivissuti attraverso le imprese dei leggendari Easton, Ward e Mainwaring
Tutti hanno sentito parlare delle avventure dei corsari del periodo elisabettiano o di quelle dei bucanieri del Mar dei Caraibi, pochi invece conoscono le vicende degli scorridori inglesi del XVII secolo. Quando, nel 1603, Inghilterra e Spagna posero fine alla loro secolare belligeranza, la gente di mare inglese, ormai abituata ai facili guadagni, non volle adeguarsi alle nuove regole e iniziò una guerra di rapina «privata». Esiliati dall’Inghilterra, molti di questi avventurieri si stabilirono nell’Irlanda meridionale e sulle coste africane del Maghreb, dove continuarono a imperversare per tutto il secolo guadagnando all’Inghilterra la fama di «nazione di pirati». Attingendo a fonti originali dell’epoca, l’autore ricostruisce lo sviluppo della pirateria nel 1600 e restituisce vita e splendore a personaggi quali Peter Easton, John Ward e Henry Mainwaring, che ben meritano di figurare negli annali della pirateria accanto a Morgan, Kidd e Woodes Rogers.