Correva l’anno 1737, quando il novello duca di Modena e Reggio, Francesco III d’Este, si prodigava per ritagliare ai suoi domini un accesso diretto al mare, essenziale per coronare le sue ambizioni commerciali e militari. Peccato che al tempo i più agevoli sbocchi sull’Adriatico fossero già territori dello Stato Pontificio e anche i confini sul Tirreno risultassero sotto il controllo di altri sovrani.
Fra il 1739 e il 1752 il duca di Modena Francesco III fece costruire dal “matematico” Domenico Vandelli una strada che congiungesse Modena a Massa attraverso l’appennino tosco-emiliano, assicurando a Modena uno sbocco al mare.