Ricordo, inoltre, la mia conversazione con il guardiano del faro di capo Horn. Fu nel 2004, a bordo di Géronimo. Il guardiano m'interrogò con la sua radio VHF:
«Where are you from?»
«Brest.»
«Where are you going?»
«Brest.»
L’uomo mi fece ripetere diverse volte «Brest». Secondo lui, bisognava arrivare in un posto che non fosse lo stesso da cui eravamo partiti. Per lui non aveva senso che noi tornassimo al nostro punto di partenza. Ho dovuto spiegargli che stavamo navigando intorno al mondo. Ho sentito che quel guardiano, chiuso nel suo faro immerso nella nebbia, non comprendeva bene ciò che gli stavo dicendo. Fu un momento surreale. Quel dialogo non aveva alcun senso.
E' un libro carico di confessioni intime, di riflessioni profonde e acute sulla vita, sulla società. Olivier de Kersauson è un uomo molto originale, che ha fatto scelte alternative di fuga dalla società normale e consumistica. Usa un linguaggio molto schietto, appassionato, una scrittura che sembra una poesia.
Libro pubblicato in Francia da Editions Le Cherche Midi; ha già venduto 70.000 copie