Le pagine di questo volume dispiegano ai nostri occhi le testimonianze di una insospettata e stupefacente rivoluzione nella storia dell'umanità. In un arco di tempo che va dai 15000 ai 5000 anni orsono, la regione nota come Sahara, oggi iperarida e quasi del tutto spopolata, vide fiorire civiltà elevatissime, che dettero vita a trasformazioni culturali di decisiva importanza per la nostra specie. In particolare, per la prima volta nella storia del mondo, sulle rocce di questa regione, allora fertile e simile a una ricca savana, prese forma e si animò una variegata teogonia, in un moltiplicarsi di immagini di esseri superumani che documentano l'inizio del graduale distacco dell'uomo dall'ambiente, nella certezza di poterlo dominare con nuove conoscenze relative all'addomesticamento di piante e animali. Il mondo legato a queste culture scomparve per misteriosi motivi; dopo poco più di un millennio cominciarono ad apparire i nuovi abitatori di questa vastissima zona dei massicci centrali: pastori di tipo mediterranide, con profilo dritto e deciso, alla guida di opulenti mandrie, portatori di una cultura diversa, anch'essi autori, nella pittura come nel graffito, di opere indimenticate e indimenticabili. Ma i mutamenti climatici furono drastici e crudeli: il deserto cominciò ad avanzare e il silenzio ricoprì per sempre ogni traccia delle lontane presenze.