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Meuccio Ruini

(Reggio Emilia 14 dicembre 1877 – Roma 6 marzo 1970). Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università di Bologna, nel 1899 entrò nell’amministrazione dello Stato e nel 1912 divenne direttore generale per il Mezzogiorno presso il Ministero dei Lavori Pubblici. Nel 1904 aveva aderito all’ala riformista del Partito Socialista Italiano e nel 1907 era stato eletto consigliere comunale a Roma e provinciale a Reggio Emilia. Nel 1913 fu eletto deputato per la lista radicale nel collegio di Castelnuovo Monti, determinando una rottura con il Partito Socialista. Prese parte al dibattito sulla partecipazione italiana alla prima guerra mondiale su posizioni fieramente interventiste, e allo scoppio del conflitto si arruolò come volontario, meritandosi l’elogio di Francesco Saverio Nitti e del generale Diaz e ottenendo una medaglia d’argento al valor militare. Nel 1917 entrò come sottosegretario all’Industria nel governo Orlando. Nel secondo governo Nitti fu ministro delle Colonie. Fu Ministro dei Lavori pubblici nel terzo governo Bonomi, Ministro della ricostruzione nel governo Parri e nel 1945 divenne Presidente del Consiglio di Stato. Venne eletto deputato alla Costituente e membro della Commissione dei 75. Nel 1953 fu per pochi giorni Presidente del Senato. Il 2 marzo 1963 il Presidente della Repubblica Antonio Segni lo nominò Senatore a vita.