Dalle escursioni al ripido con gli sci e le pelli di foca. La guida descrive gli itinerari di scialpinismo del gruppo dello Jôf Fuart, nelle Alpi Giulie. E' una piccola guida che raccoglie 14 itinerari su tutti i livelli di difficoltà e sono descritti con testi, cartina schematica e foto a colori con tracciato del percorso.
Gli itinerari descritti sono:
Jôf Fuart - OSA
Livinal dell'Orso dalla Val Rio del Lago - MS
Forcella Mosè dal Rifugio Corsi - OSA
Forcella del Vallone dal Rifugio Corsi - BS
Forcella del Vallone dal Biv. CAI Gorizia - BS
Forca di Riobianco - MS
Forcella di Riofreddo - BS/OSA
Forcella Carnizza - BS/OS
Forcella delle Vergini - OSA
Sella Nabois dal Rifugio Pellarini - BS
Sella Nabois dalla Spragna - BSA
Forcella Mosè dalla Spragna - OSA
Livinal dell'Orso dalla Spragna - BSA
Cima del Cacciatore - MS
Il gruppo del Jof Fuart
La Valcanale e la Val Rio del Lago racchiudono il gruppo del Jôf Fuart, la prima dal lato nord, la seconda dai lati est e sud. Verso ovest la Forcella Livinâl dell’Orso lo separa dal gruppo del Montasio, ma la distinzione non è puramente geografica: le forme rocciose sono più slanciate e spettacolari sul Jôf Fuart in contrasto con la mole possente del vicino Montasio. Inoltre le alte valli del Jôf Fuart, dette carnizze, culminano in forcelle frequentemente attraversabili con gli sci.
Se le forme ardite e slanciate spesso precludono allo scialpinista la possibilità dell’ascensione in vetta, sono proprio le forcelle a dare le soddisfazioni più importanti allo sciatore, forcelle con pendenze selettive e spesso incassate fra le pareti - Forcella Mosè, Forcella di Riofreddo, Forcella delle Vergini - altre meno impressionanti ma in ambiente entusiasmante - Sella Nabois, Forcella del Vallone, Lavinâl dell’Orso -.
La stagione regina delle forcelle del gruppo del Jôf Fuart è senza dubbio la primavera, anche inoltrata, con il firn delle migliori occasioni. Non bisogna però farsi scoraggiare se nella prima ora di salita la neve sembra lontana e gli sci si portano sullo zaino; serva a consolazione il fatto che i boschi sono molto fitti e perciò poco sciabili. Il gruppo del Jôf Fuart non offre gite adatte ai principianti ed anche quando l’indicazione della difficoltà è MS risulta indispensabile la presenza di una persona esperta.
Negli stretti canali delle forcelle il pericolo delle valanghe, comunque da tener sempre presente, è preoccupante come le scariche di sassi: i consigli migliori sono di preferire orari molto mattutini, di essere veloci nei tratti pericolosi e di non dimenticare il casco.
Per tutti gli itinerari è stata indicata la salita e la discesa dallo specifico versante, ma diverse forcelle possono naturalmente essere attraversate, magari componendo anelli di più giorni sulle nevi del Jôf Fuart, come la fantasia dell’alpinista suggerisce.
I punti di appoggio più importanti sono costituiti sul versante sud del Jôf Fuart dal Rifugio Corsi, con un accesso relativamente complesso e con ricovero invernale in fase di costruzione (2004), dal Bivacco CAI Gorizia in Riobianco e dal Rifugio Pellarini nella Carnizza di Rio Zapraha (in fase di progetto). Anche il Bivacco Mazzeni nell’Alta Spragna può essere un utile punto di appoggio per traversate o per le salite alla Forcella Mosè o al Livinâl dell'Orso dal versante Nord. Non utilizzabili invece, benchè indicati su alcune carte, sono il Rifugio Brunner, piccola costruzione in legno, e il Bivacco Calligaris da tempo distrutto.
